Argentina 

-da Buenos Aires alla scoperta della Patagonia-

L’Argentina si estende in tutta la sua bellezza lungo diverse latitudini sud del Pianeta. L’immenso territorio è ricco di paesaggi disparati che vanno dal deserto ai ghiacciai. In poche ore di navigazione da Colonia del Sacramento, ultima città a Sud dell’Uruguay, sono arrivato a Buenos Aires che può essere considerata la porta di accesso all’esplorazione dell’Argentina. Metropoli affascinante, l’ho amata ancor prima di averla ammirata con i miei occhi, forse perché molti viaggiatori incontrati in Brasile e Uruguay hanno confermato con i loro racconti le sensazioni positive che pulsavano dal profondo del mio essere. L’arrivo in Argentina segna l’inizio di un periodo più rasserenante dal punto di vista economico. Sento il bisogno di fermarmi un pò in un posto, crearmi una sorta di base oltre oceano dalla quale poter organizzare con calma l’esplorazione di questo paese sconfinato, riposando a dovere eliminando per un pò lo stress di cambiare letto ogni tre notti. L’Uruguay ha confermato la nomea di Svizzera del Sudamerica e sono bastati pochi giorni per rendermi conto che l’Argentina è il paradiso per molti viaggiatori occidentali. Grazie alla complicità dei “Blu Dollar” ottengo un cambio molto favorevole e di conseguenza posso prendermi il lusso di mangiare anche tutti i giorni al ristorante. Mi sono sistemato per qualche notte in un ostello nel quartiere San Telmo, famoso per Plaza Dorrego dove si balla il tango tutte le sere e per il mercato artigianale ogni domenica, e nello stesso quartiere ho affittato una camera singola in un’abitazione privata. Sono ospite di Carlos, un musicista compositore e produttore che oltre ad avere una casa accogliente vive in compagnia di due gattoni.

Obelisco - Buenos Aires

Buenos Aires mi ha rapito il cuore! Nonostante prediliga la Natura Selvaggia alle grandi metropoli, questa città con la sua atmosfera Anni ‘80 e tutti i suoi evidenti problemi mi dona benessere e Vibrazioni Positive. L’obelisco che rappresenta il fulcro del Microcentro è sempre affollato di turisti che fanno la fila per scattare una foto ricordo, lo stesso scenario si ripete al Caminito nel quartiere de La Boca. I colori vivaci di questa perla si fondono perfettamente con i colori delle copertine dei miei libri.

El Caminito a La Boca - Buenos Aires

L’Avenida Florida è una delle arterie principali di Buenos Aires, celebre per essere la zona pedonale dedicata allo shopping compulsivo e dalla cantilena “Cambio-Cambio” dei professionisti della valuta argentina. In questo paese i soldi si cambiano per strada, senza rischio di prendere fregature anche se è bene sempre tenere gli occhi ben aperti. Il riposo nella mia attuale dimora ha dato i suoi frutti: un piano di esplorazione di un mese organizzato con una precisione chirurgica per ottimizzare tempi e budget. Stavolta oltre all’Universo ho dalla mia parte Fly-Bondi: la compagnia argentina di voli low- cost. Ancor prima di iniziare questo lento vagabondare per il Mondo, ero ben deciso a non utilizzare aerei, oltre a quelli utili per raggiungere Sao Paulo meta iniziale del Giro del Mondo Sopra e Sotto il Livello del Mare, ma soltanto bus a lunga percorrenza. Quando mi sono reso conto che i voli low-cost, oltre a catapultarmi velocemente nella meta desiderata, sono più economici dei bus, ho cambiato totalmente idea. La prima meta che ho visitato grazie alla complicità di Fly-Bondi è Puerto Madryn nella Penisola di Valdes. Nota come la porta della Patagonia Argentina mi ha subito colpito e affascinato con la bellezza della Natura Selvaggia che custodisce. I pinguini della Riserva di Punta Tombo hanno rotto l’incantesimo e realizzato il desiderio pulsante che avevo da bambino. Ho sempre amato questo animale che è il giusto mix di simpatia e goffaggine, forse anche per le sue capacità naturali di subacqueo.

Pinquini - Punta Tombo 

Il milione e mezzo di esemplari di Pinguino di Magellano ha aperto l’esplorazione ai fondali refrigeri e misteriosi della Patagonia. Lobo Larsen Buceo mi ha accompagnato alla scoperta di un relitto che giace nel Golfo Nuevo e all’incontro unico e indimenticabile con i Lobi Marini di Punta Loma. Un incontro talmente ravvicinato che dopo essere risalito in superficie dalle fredde profondità marine mi è sembrato di aver sognato. Fortunatamente i latrati dei Lupi Marini spiaggiati sulla scogliera alle mie spalle, che si fondeva con il cielo cupo e minaccioso, mi hanno fatto destare e realizzare di essermi immerso insieme a decine di giovani leoni marini curiosi e docili come cagnolini. 

Immersione con i Lobi Marini - Punta Loma

Salutata la Patagonia con un arrivederci sono tornato a Buenos Aires e solo dopo tre giorni sono stato catapultato velocemente sempre da Fly-Bondi a Cordoba. Bellissima città dalle grandi piazze e bellissime chiese, è nota per custodire la sede l’Università più antica di tutta l’Argentina che di conseguenza la rende la città universitaria del paese. 

Cattedrale - Cordoba

Dopo aver gironzolato per tre giorni a Cordoba sono tornato nuovamente alla base in Buenos Aires che ho salutato definitivamente solo dopo due giorni con un po’ di magone ma con la gioia di proseguire il Viaggio e volare alla Fine del Mondo! Ushuaia mi ha accolto con un forte vento antartico e pochi gradi sopra lo zero, venendo dai 40° della capitale argentina è stato un vero e proprio shock! È bastato solo un giorno per far abituare il mio corpo a queste temperature polari e dopo la fotografia di rito in compagnia dei miei libri nel fulcro della città più Sud del Pianeta, ho iniziato l’esplorazione della Natura Selvaggia custodita dalla Terra del Fuoco. 

Ushuaia - Terra del Fuoco

Il trekking costiero nel Parco Nazionale della Terra del Fuoco mi ha condotto dall’ultimo avamposto del “Correo Argentino”, il servizio nazionale delle poste, alla fine della Mitica Ruta 3 che collega con 3073 km di asfalto Buenos Aires al punto più a Sud dell’Argentina. Molti sognano di percorrere questa strada a bordo di un van o di una motocicletta, pochi trasformano tutto ciò in realtà. Camminare per 12 km in mezzo a boschi secolari dai colori autunnali, incontrando Picchi indaffarati, socievoli rapaci e cavalli allo stato brado, arrivando alla fine della Ruta 3 a piedi; è stato un ottimo modo per festeggiare due mesi di viaggio! 

Parco Nazionale Terra del Fuoco

Un’emozione indescrivibile che si è fusa con lo scenario unico e si è protratta, innalzando sempre di più la Vibrazione Positiva e di conseguenza il benessere psico-fisico, il giorno dopo con la navigazione nel Canale di Beagle. Piccole isole abitate da cormorani, leoni marini e pinguini hanno aperto agli incontri con timide balene. Tutto in uno scenario mozzafiato circoscritto da alte vette innevate e l’immancabile vento polare teso e glaciale. 

Navigazione nel Canale di Beagle

Ho salutato la Fine del Mondo con la pace dei sensi e la certezza che un giorno tornerò a godere di tanta bellezza, donandomi più tempo per esplorare le bellezze attorno a Ushuaia e magari regalandomi l’esplorazione del Settimo Continente: l’Antartico! Ushuaia, oltre a essere una città affascinante con una bellezza magnetica, è anche il punto di partenza delle costosissime crociere antartiche. Lascio la Fine del Mondo a bordo di un bus notturno che, con un lungo viaggio attraverso l’isola della Terra del Fuoco, mi porta a Rio Gallegos. Tappa intermedia di una notte dove ho potuto appurare che non tutti i ristoranti italiani all’estero sono delle fregature e sistemare per bene lo stomaco e il corpo provati dal viaggio. In questa occasione ho passato la frontiera con il Cile e capito quanto questo stato che visiterò nel prossimo futuro sia chiuso e abbia delle regole ferree. Il viaggio prosegue e in poche ore arrivo alla nuova meta da esplorare: El Calafate. Una bella e vivace cittadina che sorge sulle sponde del Lago Argentino, base di partenza per l’esplorazione di una delle meraviglie uniche di Madre Natura: il Ghiacciaio Perito Moreno! 

Ghiacciaio Perito Moreno - El Calafate

Ghiacciaio Perito Moreno - El Calafate

Famoso per il colore azzurro che lo rende unico, mi ha completamente ipnotizzato dopo averlo ammirato da ogni prospettiva possibile. Al suo cospetto ho provato la stessa emozione e degna riverenza provata dinanzi le cascate Iguazù in Brasile. Salutata El Calafate mi sono rifugiato tra le montagne della Patagonia che caratterizzano la bellissima e unica El Chalten! 

El Chalten

Capitale del trekking argentino ha subito tenuto alte le aspettative donandomi lunghe camminate tra sentieri e paesaggi indimenticabili. L’emozione più grande è stata raggiungere la Laguna de Los Tres ai piedi di sua maestà Fitz Roy – la montagna icona della Patagonia Argentina. Dopo quattro ore di camminata e dieci chilometri immerso nella Natura Selvaggia, ho raggiunto questa meta in compagnia dei miei libri. 

Laguna de Los Tres - El Chalten

Laguna de Los Tres - El Chalten

La particolarità di El Chalten, oltre alla bellezza dei paesaggi, consiste in un potente vibrazione Positiva che si respira nell’aria e si percepisce a pelle. Mi porterò per sempre le emozioni uniche provate a El Chalten nel Cuore. Il desiderio continuo di scoperta della Patagonia Argentina mi porta Bariloche che ho abbandonato dopo solo una notte a causa di un imprevisto di viaggio e soprattutto alla bassa vibrazione percepita da questa grande città dal passato oscuro. 

Bariloche

Ho trovato subito rifugio e una qualità energetica più piacevole e pulita a El Bolson una cittadina che sorge in una valle ai piedi dei Monti Piltriquitron. Famosa per la coltivazione del luppolo vanta una vasta produzione di birre artigianali e un ricco e fiorente mercato artigianale. La Natura che la circonda è sorprendente, si respira un’aria rilassata che profuma di hippie style.

El Bolson

Salutata con un arrivederci El Bolson, percorrendo la Ruta de Los Siete Lagos, raggiungo San Martin de Los Andes che mi accoglie subito con la pace e tranquillità di una cittadina dai ritmi lenti che sorge sulla sponda di uno dei sette laghi. 

Ruta de Los Siete Lagos

San Martin de Los Andes

Le giornate trascorrono tra lunghe camminate in Natura e la visita di un Museo dedicato a Che Guevara che soggiornò per qualche notte in questa cittadina durante il viaggio in motocicletta lungo il SudAmerica. È arrivato il momento di salutare l’Argentina e continuare il Viaggio alla scoperta del quarto stato di questo lungo e lento vagabondare per il Mondo. Ho il magone ma la certezza che non sarà un lungo addio, ci rivedremo molto presto amata terra sconfinata in dimensioni e bellezza. Con poche ore arrivo alla frontiera immersa in un bosco, pochi passi e tanti controlli e si va alla scoperta del Cile!

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