Grecia Ionica - Zante l'Isola delle Tartarughe

L’arcipelago delle isole della Grecia Ionica non è meno bello delle sorelle del Mar Egeo. Nel sud, dopo la grande Cefalonia, chiude in bellezza l’isola di Zante che desideravo visitare da tempo dopo aver esplorato in barca a vela tutte le altre isole. Mancava all’appello e il “caso” ha voluto che il mio Amico fraterno Francesco abbia trascorso diversi mesi nella località di Laganas. Accomunati dalla stessa passione per la subacquea e uniti nel dolore comune delle perdite dei rispettivi unici genitori viventi, il giorno della scomparsa di mio padre ci siamo fatti una promessa: sarei andato a trovarlo prima che la stagione da Istruttore Subacqueo fosse giunta al termine. Oltre a godere delle bellezze naturalistiche, Sopra e Sotto il livello del Mare, avrei festeggiato l’inizio della nuova vita da istruttore subacqueo del mio Amico. Trovato un volo andata e ritorno al costo di una pizza, sempre con la compagnia low cost che ha donato a tutti la possibilità di viaggiare e scoprire l’Europa e non solo, sono atterrato di buon’ora a Cefalonia. Con un breve e poco economico trasferimento in taxi (superiore al costo del volo a/r) ho raggiunto il porto di imbarco per la destinazione finale: Zante. Avendo diverse ore a disposizione prima di salpare mi sono goduto, festeggiando l’arrivo in Grecia, un bagno nella bellissima Pessada Beach, non prima di aver ricevuto in dono da un simpatico vecchietto, che ancora ricordava qualche parola in italiano frutto del dominio veneziano durato secoli, due bottiglie di acqua. 

Cefalonia - Pessada Beach

Lo scenario da sogno e le fresche acque mi hanno donato un’energia unica, facendo tornare la carica persa dopo il ritorno dal Madagascar e l’inevitabile destabilizzazione dovuta al Mal d’Africa. Un pasto a base di Souvlaki, insalata di pomodori, cipolle fresce e salsa Tzatziki, tutto sapientemente “annaffiato” da una birra Alfa ha saziato l’appetito e donato la consapevolezza anche materiale di esser tornato nella familiare e amata Grecia. Partito da Pessada ho raggiunto con un breve trasferimento in traghetto Agios Nikolas, una breve attesa ed ecco l’arrivo di Francesco a bordo di una 500 rosso fiammante. 

Zante - In compagnia di Francesco

Un lungo e fraterno abbraccio per colmare l’assenza di tre mesi e via verso la taverna immersa tra ulivi secolari dove abbiamo brindato ancora e coccolato stomaco e palato con le delizie della cucina tipica greca. Dopo essermi sistemato nel comodo studio, a pochi passi dal Zante Diving Center, sono caduto in un sonno profondo e rigenerante. Il mattino successivo ho potuto ammirare la bellissima e frequentatissima Laganas Beach. Una lunga camminata fino a Kalamaki Beach mi ha riempito il cuore di gioia con la sorpresa e la scoperta di diversi nidi di tartaruga sapientemente monitorati dagli occhi attenti degli addetti del Parco Nazionale Marino. Chi mi segue e conosce da tempo sa quanto amo questo animale primordiale e in forte rischio di estinzione, sa che ho partecipato ad un progetto di salvaguardia delle tartarughe marine del Mar Rosso e sa quanto sono sensibile al fascino donato da Madre Natura. Con questo inizio memorabile, l’isola ha continuato a emozionarmi con la famosissima spiaggia Navagio, conosciuta come la spiaggia del relitto. Una profonda insenatura di alte pareti calcaree di un bianco accecante con un mare turchese dalle sfumature e trasparenze indescrivibili e infine la protagonista: la nave mercantile spiaggiata in assetto di navigazione, ad oggi corrosa dal tempo e ricoperta di graffiti e scritte varie lasciate dai visitatori.

Zante - Spiaggia del Relitto

Gli spostamenti in macchina, tra i sali e scendi delle colline interne, hanno aperto la meraviglia su boschi e pinete inimmaginabili che mi hanno ricordato molto la nostra Sardegna. La lunga spiaggia di Gerakas, piena di nidi come Kalamaki, e il centro recupero tartarughe gestito da Yannis, un simpatico pioniere della salvaguardia della natura dell’isola, mi hanno donato grandi emozioni con un retrogusto amaro. Apprendo che la Caretta Caretta, la specie protetta che nidifica a Zante, è in seria difficoltà. Le spiagge si stanno ritirando anno dopo anno e spesso le testuggini non trovano più l’habitat adatto dove poter nidificare. A tal proposito, il fondatore del centro recupero di Gerakas, ci mostra un video di una tartaruga che arranca sui ciottoli alla ricerca di sabbia da scavare per poter deporre uova e alla fine, con i genitali esposti e in evidenza, riprende la via del mare in cerca di fortuna. Il grande problema della scomparsa delle spiagge è dovuto alla presenza di migliaia di turisti che ogni anno visitando in massa Zante portano via un’incalcolabile quantità di sabbia che resta “intrappolata” sotto piedi e ciabatte per essere sparsa altrove in tutta l’isola. I tramonti goduti dall’affascinante affaccio sul mare donato dalla località di Myzithres, hanno donato sollievo e curato le ferite al cuore procurate dalla certezza che siamo l’animale più infestante del Pianeta Terra e che se non inizieremo tutti a vivere e viaggiare con consapevolezza, finiremo per estinguerci portandoci dietro migliaia di specie animali. Nonostante ciò il Pianeta Terra continuerà a evolversi anche senza la nostra presenza.

Zante - Tramonto a Myzithres 

Dopo aver visitato l’isola in lungo e in largo è arrivato il momento di visitare la meraviglia celata dalle profondità marine. Ci immergiamo nella famosa zona delle Keri Caves, penetrando ed esplorando la Butterfly Cave (Grotta Farfalla) e le Grotte Keri. L’incredibile trasparenza ha regalato magiche emozioni tra giochi di luce e cunicoli sapientemente scavati dall’incessante movimento delle onde del mare. A farci compagnia, oltre alla fauna locale, diversi Lion Fish di notevoli dimensioni. Una specie di “pesci alieni” migrati dal Mar Rosso, famosi per essere infestanti, molto voraci e senza predatori. Speriamo che non creeranno problemi anche nel Mar Mediterraneo come è già accaduto in altre profondità marine del Pianeta.

Zante - In immersione con Francesco

Appagato il desiderio di visitare a 360° il luogo che mi ospita con due belle immersioni, prima di salutare Zante il mio Amico Francesco ha preparato un delizioso impasto e organizzato un pizza party nella sede del diving. Una perfetta festa di commiato che ha aperto la strada di ritorno a Cefalonia, dove trascorrere l’ultima notte per esser catapultato l’indomani mattina in poco più di un’ora all’aeroporto internazionale di Fiumicino. Nel tragitto verso casa, mentre ero al volante immerso nel traffico incessante del Grande Raccordo Anulare, ho ripensato a tutti i bei momenti trascorsi e sorridendo ho iniziato ad assaporare le emozioni donate dal viaggio appena concluso e dal prossimo di cui ho già acquistato i voli prima di lasciare l’indimenticabile Zante!

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