Madagascar - Nosy Be l'Isola Magica

Il Madagascar mi ha attratto da sempre. Essendo un viaggiatore e un istruttore subacqueo ha sempre occupato i primi posti nella lista dei luoghi da visitare. Lo stop a viaggiare che ha interessato l’intero Pianeta negli ultimi anni, ha accentuato il desiderio di visitarlo e rotto l’incantesimo facendomi tornare a godere delle bellezze della Natura sopra e sotto il livello del Mare. Il tempo a disposizione, in previsione della pubblicazione del mio ultimo libro, non era molto per visitare la grande isola denominata dai locali “Gran Terre”. A tal proposito ho deciso di dedicare i quindici giorni a disposizione per visitare l’isola di Nosy Be, situata all’estremo Nord-Ovest della Gran Terra, e il suo arcipelago. Appena atterrato, oltre alle ridotte dimensioni dell’aeroporto, mi ha stupito il panorama che ho potuto ammirare nel percorso che mi ha condotto al Resort situato sulla spiaggia di Ambaro.

Nosy Be

Non avevo immaginato di trovare l’Africa Nera nell’isola più turistica del Madagascar: capanne costruite utilizzando la palma del viaggiatore abitate da simpatiche famigliole che fino a quel momento avevo visto soltanto nei documentari. Ammetto che è stato di forte impatto vedere bambini completamente nudi giocare nella terra vulcanica e donne pestare il riso con rudimentali strumenti intagliati nel legno, come lo è stato scorgere pannelli solari e antenne paraboliche su alcune di queste abitazioni dal sapore primordiale. L’arrivo al Resort è stato allietato dal profumo dei fiori e della frutta con un sottofondo musicale offerto gentilmente da Madre Natura: un concerto esibito da animali tropicali di ogni tipo nell’ora del crepuscolo. A seguire la meraviglia si è palesata davanti ai miei occhi: un coloratissimo tramonto africano con sfondo Nosy Sakatia: l’Isola Sacra.

Nosy Sakatia - Montagna Sacra

Il mattino seguente ho iniziato a esplorare la meraviglia celata nel Mondo Sommerso di Nosy Be e del suo arcipelago, seguendo il ritmo delle maree che influenzano la vita e le immersioni subacquee nelle isole malgasce. Accompagnato da Alberto e Daniela di Double Deep Diving Center, due connazionali residenti in Madagascar da tempo, ho esplorato i fondali del Parco Marino Protetto di Nosy Tanikely che mi ha accolto con simpatici delfini gioiosi di nuotare, nell’acqua turchese che circonda l’isola, a poche decine di metri dalla spiaggia corallina di un bianco accecante. Sott’acqua ho capito perché è stato istituito un parco marino protetto intorno a quest’isola: una meravigliosa barriera corallina popolata da pesci colorati e tartarughe ha inaugurato nel migliore dei modi il ritorno ad immergermi in Giro per il Mondo dopo lo stop forzato.

Nosy Tanikely

Nella pausa tra le due immersioni, oltre a gustare un delizioso dolce locale, ho visitato il faro che sorge nella parte più alta dell’isola. Famoso per esser stato progettato da uno degli ingegneri che collaborò al progetto della Torre Eiffel, oltre a essere il più antico del Madagascar, è visitabile e offre una vista a 360 gradi su l’intero arcipelago malgascio e il canale del Mozambico. Le giornate sono volate via gioiosamente tra immersioni fantastiche e incontri con decine di enormi Megattere incontrate sulla nostra rotta, ma soprattutto raggiunte, dopo averle viste saltare all’orizzonte, con l’entusiasmo e il desiderio di godere, e farmi godere, questo spettacolo della Natura donatomi dai colleghi oramai divenuti amici. Avendo scelto, da oltre 10 anni, di vivere il Mondo Sommerso quotidianamente come le Anime che danno vita al Double Deep Diving Center, ho ritrovato nei loro occhi la stessa scintilla donata dall’Anima che mi caratterizza e purtroppo si è spenta negli occhi di molti colleghi che hanno trasformato la passione iniziale in mero interesse economico.

Megattera nel Canale del Mozambico

Il Viaggio è proseguito visitando l’Albero Sacro, i Laghi Sacri e la Cascata Sacra. Vi sarete accorti che in Madagascar la Natura viene ancora venerata e ritenuta Sacra come è sempre stata fin dall’inizio dei tempi. Forse una volta era così anche nella parte “ricca” del Pianeta, prima di averci trasformato in una “società civile” o meglio prima di averci allontanato intenzionalmente dalla nostra Grande Madre al fine di farci perdere nei labirinti del consumismo. Ho goduto di questi momenti di vita malgascia reale fuori dal Resort grazie alla guida di Donald e Sergio, due simpatici fratelli conosciuti sulla spiaggia di Ambaro.

Nosy Be -Lago Sacro

In compagnia di Donald ho anche esplorato l’isola più affascinante dell’arcipelago: Nosy Iranja. Due atolli caratterizzati da una ricca vegetazione tropicale uniti da una lunga linea di sabbia bianca corallina che appare e scompare quotidianamente con il ritmo delle maree. Tutto ciò eleva Nosy Iranja ad una delle spiagge più belle dell’Africa. Dormire in una capanna direttamente sulla spiaggia bianca incorniciata tra alberi tropicali e palme, potendo godere di un tramonto indimenticabile soltanto scostando l’esile tenda che chiudeva l’ingresso della capanna, mi ha donato la certezza di tornare presto a godere di tanta bellezza organizzando in futuro un viaggio di gruppo con fine primario di far scoprire la bellezza di Madre Natura che vibra prepotente in terra malgascia.

Nosy Iranja

Prima di salutare il Madagascar ho completato l’opera visitando la riserva naturale di Lokobe. Dopo aver raggiunto la penisola a bordo di una tipica piroga malgascia, mi sono addentrato in una rigogliosa vegetazione e perso nello stupore donato da Lemuri, Boa Constrictor, Camaleonti e migliaia di fiori che con il loro profumo hanno colmato di bellezza il mio Essere. Prima di salutare il Madagascar ho dato qualche idea e consiglio a Donald e Sergio, utile per cancellare l’etichetta di “Beach Boys” e realizzare il Grande Sogno di avere un’agenzia di escursioni vera e propria.

Nosy Iranja - In compagnia di Donald

Se il viaggio in Irlanda mi ha fatto tornare a viaggiare e il periplo completo dell’isola d’Elba a bordo di Adriatica in compagnia di Syusy Blady mi ha fatto tornare a navigare, il Viaggio in Madagascar ha concretamente dato il via alla realizzazione del prossimo Grande Sogno: il Giro del Mondo in Solitaria – Sopra e Sotto il Livello del Mare!

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