Cile 

- Risalendo il SudAmerica-

Il Cile è famoso per il suo territorio “stretto e lungo”, la sua estensione geografica occupa quasi 40 latitudini sud del nostro bellissimo Pianeta! Sono entrato in Cile attraverso il passo frontiero Manuil Malal, dopo aver salutano con un “arrivederci a presto” l’Argentina che è stata casa mia per un mese e mezzo. Attraversando un bosco ho raggiunto la prima meta cilena: Pucon! Adagiata sulle sponde del lago Villarrica con l’onnipresente vulcano Rukapillan a rendere la cornice ancora più affascinante, questa piccola cittadina turistica mi ha accolto con un bel sole.

Lungolago di Pucon

La regione dei laghi cilena è anche ricca di torrenti ed offre una moltitudine di attività dal rafting agli sport acquatici sul lago, tra tutte ho optato per l’ascesa al vulcano Rukapillan. Commercialmente denominato vulcano Villarrica è il più attivo del Cile e di tutto il SudAmerica, per questo motivo non è stato possibile raggiungere la sommità a causa della vivace attività vulcanica. Rukapillan in lingua Mapuche, il popolo nativo di questa zona del Cile, significa “Casa del Grande Spirito”! Ho scalato questo antico cono brontolante, effettuando un’ascesa di 1000 metri e giungendo in poche ore al ghiacciaio che si trova a 2400 mt di altezza. Il panorama unico ha appagato la sete di avventura e donato immenso benessere dopo la grande fatica. Raggiungere questa vetta è stata una grande vittoria dell’ennesima sfida con me stesso! Chi ha letto “Solo il Cielo Sopra di Me” sa bene che per me effettuare scalate simili rappresenta una grande difficoltà, ma ce l’ho fatta un’altra volta! 

 Vulcano Rukapillan - Ghiacciaio 

Salutata Pucon, in cui mi sono riposato e rilassato dopo aver esplorato la Patagonia Argentina, con un bus notturno e 800 km ho raggiunto Santiago del Cile. La capitale si è presentata subito, contro ogni aspettativa, poco sicura e completamente ricoperta di graffiti. Dopo essermi sistemato in ostello, ho subito iniziato a visitare il centro, perdendomi nelle vie trafficate con un’inquietudine a farmi compagnia. Fortunatamente non ho avuto nessun problema e i racconti dei crimini accaduti di recente ai danni dei “Carabinieros”, sono stati un monito a non abbassare troppo la soglia di attenzione quando si visitano queste grandi metropoli sudamericane.

Santiago del Cile

Santiago del Cile

Santiago del Cile

Letteralmente fuggito da questa bolgia cilena, mi sono rifugiato per diverse notti a Valparaiso: una città portuale molto importante. Qui ho potuto ammirare della vera Street Art, perdendomi nella contemplazione suscitata dalle opere eseguite con vernice spray. Cerro Conception e Cerro Alegre sono colline ricoperte di stretti vicoli e meravigliosi graffiti. A pesarci meglio, chiamarli graffiti è riduttivo: sono delle vere opere miste di genialità e arte.

Valparaiso

Cerro Conception - Valparaiso

Cerro Conception - Valparaiso

Partendo da Valparaiso a bordo di un bus e meno di un’ora lungo la costa pacifica cilena, sono giunto a Quintay: un piccolo borgo di pescatori. Un tempo Quintay era anche sede di una famosa baleniera e questo passato insanguinato ha fatto sì che diventasse anche il primo parco marino protetto sulle coste cilene. Oggi è un importante e frequentato luogo di immersione soprattutto dai subacquei dell’area di Santiago del Cile: la capitale! Tra emozione e acqua fredda ho festeggiato tre mesi in viaggio con la prima immersione nei fondali cileni. Accompagnato da Austral Divers, il centro immersioni che mi ha dato più fiducia tra i tanti che affollano il porticciolo di Quintay, ho esplorato per la prima volta nella mia Vita una foresta di Kelp. Uscito dal glaciale Oceano Pacifico, una volta ripreso possesso di mani e piedi completamente surgelati, mi sono goduto un pranzo al sacco vista Oceano.  

Quintay

Mascotte del Diving Center - Quintay

Ho salutato definitivamente l’area di Valparaiso non prima di essermi goduto un tramonto epico dall’alto della Duna di Con Con. Questa alta distesa di sabbia dorata incastonata tra due gruppi di grattacieli è un grande monito di Madre Natura che non ha ancora gettato la spugna. 

Duna di Con Con

Tramonto sull'Oceano Pacifico - Duna di Con Con

L’ennesimo lungo viaggio in bus mi ha portato alla scoperta di La Serena: una graziosa e vivace cittadina nota per lo stupendo faro monumentale che taglia in due la lunga baia di sabbia chiara battuta dalle onde oceaniche. Piacevoli conoscenze nate in ostello mi hanno fatto compagnia nella scoperta di questa nuova città. 

Faro Momunentale - La Serena

Dopo aver esplorato La Serena sono andato alla volta di Coquimbo: una città portuale nota per la Croce del Millennio che domina la baia di La Serena. Le giornate si sono sempre concluse con il rito imperdibile di ammirare il tramonto alle pendici del faro che nel frattempo si vestiva di luce. 

Croce del Millennio - Coquimbo

Prima di lasciare la costa pacifica e inoltrarmi nella meravigliosa e unica Valle de Elqui mi sono fatto pettinare l’anima dalla serenità del giardino giapponese di La Serena, una meta imperdibile. 

Giardino Giapponese - La Serena

Giunto a Rivadavia, uno dei piccoli villaggi sorti negli anni nella Valle de Elqui, ho lasciato riposare zaini ma soprattutto il mio corpo per una settimana. Giornate tranquille dedicate all’esplorazione di Vicuna e Pisco de Elqui, altri centri della valle magica che mi ha ospitato, volgevano al termine con una piacevole e incredibile attesa dell’oscurità che alza il sipario sulla reale bellezza custodita dalla valle. 

Valle de Elqui

Valle de Elqui

Il cielo più limpido dell’intero Pianeta e la possibilità di ammirare la Via Lattea e tutte le costellazioni dell’emisfero australe! Ho trascorso infinite nottate con gli occhi rivolti verso il cielo che mi ha donato uno degli spettacoli più belli di tutto il viaggio in Cile! Orione, la Croce del Sud, Alpha Centauri e tantissime stelle luminose hanno colmato di gioia l’interesse innato verso l’Universo. Dopo una settimana di ozio e bagni notturni con annesse conversazioni molto intime con l’Infinito, ho rimesso gli zaini in spalla e continuato l’esplorazione della terra cilena. 

Via Lattea - Valle de Elqui

La curiosità e l’incessante ricerca di siti di immersione sconosciuti mi hanno portato a Caleta Chanaral de Aceituno. Questo piccolo e remoto villaggio di pescatori si affaccia sull’Oceano Pacifico, esattamente nel Parco Marino Protetto de Isla Chanaral: l’isola coccodrillo!  

Caleta Chanaral de Aceituno

Le gelide acquee del Pacifico hanno ancora una volta aperto all’esplorazione del Mondo Sommerso. In compagnia di un cielo grigio e a tratti minaccioso, ho raggiunto i siti di immersione in gommone per sparire pochi minuti più tardi sott’acqua e perdermi nella meraviglia custodita da questa riserva naturale. I banchi di pesce che nuotano tra le fronde del kelp, le pareti rocciose colorate con la tavolozza di Nettuno e decine di gamberetti nascosti nelle fessure diventano l’antidoto per il malessere creato dal recentissimo hackeraggio dei profili social. 

Caleta Chanaral de Aceituno

Quest’ultimo amplificato dalla mancanza del sole e dalla scoperta infelice della pratica folle di raccogliere kelp e impacchettarlo al fine di venderlo per pochi spiccioli al mercato cinese, evapora totalmente l’ultimo giorno a Caleta Chanaral. Con il sole ogni luogo diventa più bello e questo isolato pueblo costiero cileno brilla come le creste delle onde oceaniche controluce. 

Caleta Chanaral de Aceituno

Saluto questo luogo selvaggio e con due bus, di cui uno notturno, per giungere a Calama all’alba. Il tempo di rendermi conto di camminare in un luogo isolato dove due settimane fa a due turisti hanno rubato tutti i bagagli e individuare il terminal dal quale parte il bus per la mia ultima destinazione cilena: San Pedro de Atacama. Uno dei deserti più aridi del pianeta mi accoglie a braccia aperte con un sole caldo e le sue rocce polverose. Dopo essermi sistemato in un ostello molto carino a due passi dalla via principale, sono andato in avanscoperta in questa perla cilena che mi ospiterà per tre notti. La vista delle vette innevate sullo sfondo e il cono di un vulcano alto oltre 5000 metri che invita a un duetto la luna quasi piena che sembra accettare senza remore, iniziano a donare pace al mio spirito. 

San Pedro de Atacama

Tra l’infinità di escursioni proposte dalle tante agenzie di viaggi locali, opto per le tre che hanno attratto di più la mia attenzione e curiosità. Inizio con l’esplorazione della Valle Arcobaleno con le sue montagne colorate che aprono la scena a una indimenticabile colazione nel deserto roccioso, continuando con l’esplorazione dei luoghi dove sono stati scoperti degli antichi pittogrammi incisi nella roccia tenera con strumenti rudimentali. 

Valle Arcobaleno - San Pedro de Atacama

Valle Arcobaleno - San Pedro de Atacama

Pittogrammi - San Pedro de Atacama

Tornano ad allietare la mia vista lama e vicugna con la promessa di non lasciarmi più per tutto il percorso che compirò in futuro lungo la Cordigliera delle Ande. Amo questi camelidi ed ho desiderato di poterli ammirare da vicino per molto tempo, sono felice di aver realizzato anche questo piccolo desiderio. Chiudo gli occhi mentre annuso il delicato profumo della Mugna, un’erba che cresce spontaneamente sulle Ande, strofinandola tra le dita. 

Lama - Deserto de Atacama

La scoperta continua con il Geyser del Taito, un parco geotermico situato a 4200 metri sul livello del Mare. Famoso per i suoi 80 geyser che ogni mattina all’alba spruzzano acqua bollente a 85°, è il sito più grande di geyser attivi di tutta l’America Latina. Questa piana fumosa è circondata da vette di montagne e alti vulcani con alcuni che rappresentano il confine naturale con la Bolivia. L’aria è pulita, se si sta sotto vento viene profumata dall’odore di zolfo e lo scenario che si presenta davanti ai miei occhi mi lascia senza parole. Il vapore acqueo esce dalle narici che stantuffano per l’altitudine e si fonde allo spettacolo di fumo gentilmente donato da Madre Natura. La giornata continua con una colazione con vista e qualche stop fotografico sulla via del rientro a San Pedro. 

 Geyser del Taito - San Pedro de Atacama

Geyser del Taito - San Pedro de Atacama

Prima di abbandonare questa polverosa località invasa da turisti e viaggiatori, per lo più francesi, non potevo non ammirare la Valle della Luna. Questo deserto misto di sabbia, sale e roccia dona pace alla mia Anima. Le forti emozioni provate ricoprono di brividi tutto il mio corpo più volte durante l’escursione. 

Valle della Luna - San Pedro de Atacama

Alcuni credono fermamente che in questo luogo, scoperto e reso noto soltanto nei primi anni settanta, siano state girate, da un famoso regista di Hollywood, le immagini relative allo sbarco sulla Luna. Questa tesi, rafforzata negli ultimi anni da ricerche e documentari di giornalisti indipendenti, mi lascia pensieroso al cospetto di questo scenario incredibile e degno di un set cinematografico. L’aperitivo con l’immancabile Pisco Sour anticipa il momento più emozionante della visita: un tramonto meraviglioso con spettatori decine di turisti. 

Valle della Luna - San Pedro de Atacama

Valle della Luna - San Pedro de Atacama

Dopo un mese, 3000 km lungo l’estensione del Cile e tanti luoghi nuovi visitati, a bordo di un bus scassatissimo lascio con il sorriso questo stato che mi ha ospitato e torno gioioso in Argentina. Questa terra che amo profondamente, dopo averla esplorata in lungo e largo, mi accoglie con la sua bellezza e il conveniente lato economico. Grazie Cile! Anche se, nonostante le tante bellezze che custodisci, non sei riuscito a far breccia nel mio Cuore, resterai sempre il ricordo di un pezzo di Vita vissuta in questo Viaggio intorno al Mondo!

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