Irlanda - l'Isola Verde

L’Irlanda è una Terra Magica, l’isola Verde dimora dei Celti e dei Folletti. Il richiamo a visitarla, al fine di perdermi nelle emozioni generate dalla Natura incontaminata che la caratterizza, giunge da lontano. I primi giorni del 2020, tornato da poco a casa dopo una stagione di oltre sei mesi nell’ormai familiare Mar Rosso, scrissi di getto una lista dei luoghi che avrei visitato nell’anno appena iniziato. Totalmente ignaro che la situazione surreale, creatasi da poche settimane, avrebbe influenzato pesantemente e limitato gli spostamenti delle “Anime Gitane” dell’intero globo, inserì nella lista anche l’Irlanda tra le tante località che desideravo visitare per donare alla mia Anima la giusta vibrazione positiva, unico carburante e fonte di benessere psico-fisico. Ho dovuto attendere, per “cause di forza maggiore”, oltre due anni per appagare questo desiderio. L’ultimo volo era stato quello di ritorno da Marsa Alam e volare su Dublino, oltre ad emozionarmi profondamente, ha rotto l’incantesimo negativo facendomi tornare ad apprezzare le scomode ma utilissime poltroncine della compagnia low cost europea per eccellenza. Amo organizzare ogni viaggio completamente da solo e prima di partire ho creato un mini tour, nella parte centro-sud dell’isola, su misura per i miei interessi. Non potevo non iniziare dalla bellissima Dublino. 

The Temple Pub - Dublino

Dopo essermi sistemato in un residence per studenti, situato in una zona residenziale molto carina a due passi dalla Cattedrale di San Patrizio, sono andato subito alla scoperta della capitale irlandese. La zona dei pub mi ha donato bellissime vibrazioni, dopo una pastosa birra scura e l’incontro con il sosia di Bono Vox davanti al Temple Pub, mi sono perso tra murales e gente festosa per tutta la serata. 

Festeggiando l'arrivo in Irlanda

Il giorno successivo, alzatomi di buon’ora, ho concentrato in un’unica giornata la visita delle attrazioni che non volevo/potevo perdermi. Il castello di Dublino, il Trinity College con la meravigliosa biblioteca “The Books of Kells” in legno antico con i 200.000 libri dislocati nella Long Room di 65 metri e il lungo fiume Liffey, mi hanno accompagnato fino alla visita, nel tardo pomeriggio, della blasonata Cattedrale di San Patrizio. 

The Books of Kelly - Dublino

Il giorno seguente, sempre con il favore dell’oro in bocca mattutino, a bordo di un comodo e veloce bus gran turismo, ho lasciato Dublino alla volta di Galway. La rotta verso ovest mi ha portato alla graziosa cittadina che ho visitato per qualche ora, prima di ripartire con rotta sud e direzione Liscannor. Emozioni indescrivibili hanno colmato il mio Cuore mentre percorrevo la Wild Atlantic Way, la nota strada costiera affacciata sull’Oceano.

Wild Atlantic Way

Arrivato al cottage immerso tra verdi pascoli e nelle vicinanze di una grotta ritenuta sacra, con il favore del Sole del Nord che alto nel cielo ancora riscaldava con i suoi raggi quel piacevole tardo pomeriggio di metà luglio, ho deciso di visitare immediatamente le scogliere di Moher. Distanti soltanto pochi chilometri dal cottage, le ho raggiunte facendo l’autostop. 

Cottage a Liscannor

Il Geoparco sito Patrimonio dell’Unesco si è presentato nelle sue vesti migliori: con la Golden Hour appena iniziata, grazie al Sole che si apprestava a tuffarsi nell’Oceano e illuminava egregiamente le alte scogliere, e pochissimi turisti a godersi lo spettacolo donato da Madre Natura. Con il corpo completamente ricoperto di brividi e gli occhi umidi mi sono perso nel dolce sali e scendi dei sentieri percorribili lungo tutta l’estensione delle scogliere irlandesi per eccellenza. Il volo dei gabbiani e dei volatili che abitano questo tratto di costa, che può essere paragonato ad un lunghissimo balcone alto trecento metri con vista sull’Oceano Atlantico, mi ha accompagnato per tutta l’esplorazione. 

Cliff of Moher

Tornato al cottage, sempre grazie ad un passaggio guadagnato con il pollice in su della mano destra, mi sono goduto la serata e la notte riposando in un luogo degno di una favola. Appagato il desiderio di visitare le “Cliff of Moher”, ho continuato a rotolare verso sud. Passando per Limerick, con una serie di bus sono giunto a Killarney: base di partenza per visitare le località che donano la bellezza della tipica campagna irlandese, visitabili percorrendo la strada denominata “Ring of Kerry”. 

Cottage a Liscannor

Stavolta ho optato per una casa immersa nel bosco a pochi passi da una foresta, con il desiderio di poter godere di questa natura incontaminata per diversi giorni. La foresta Pike Wood mi ha accolto tra le sue braccia rasserenando il mio Cuore con il suo verde colore, mentre un ruscello scorreva alla destra del sentiero che ho percorso fino a giungere a un bosco abitato da altissimi e antichi Maestri silenziosi. Poco più avanti un ponte e una panchina in legno, sulla quale mi sono seduto per ammirare e perdermi in tanta bellezza mentre il canto dei numerosi pennuti che abitavano la foresta si fondeva egregiamente con il suono prodotto dall’instancabile lavoro di un picchio. 

Foresta Pike Wood

Le giornate a Cill Airne, il nome irlandese originale di Killarney, sono trascorse lente e serene. Tra le bellezze naturalistiche che si potevano visitare nella zona, ho optato per la Penisola di Dingle. Dopo aver visitato la spiaggia oceanica che ricorda la forma di un pollice, sono giunto al sito “Beehive Huts” risalente al 1200 AC, caratterizzato da affascinanti strutture circolari realizzate con pietre dal profumo ancestrale.

Beehive Huts

Dopo aver raggiunto il promontorio che si affaccia sull’arcipelago Blasket, località sul podio dei luoghi più occidentali dell’Europa, sono tornato alla cittadina di Dingle capoluogo dell’omonima penisola. Le case colorate e la storia di Fungie, il delfino solitario che per quasi quaranta anni ha vissuto nella baia della cittadina portuale, hanno reso vivace la visita regalando emozioni sempre più profonde e la convinzione che gli animali sono dei veri maestri da rispettare e prendere come esempio di ispirazione al fine di comprendere il significato del vero Amore…quello Incondizionato. 

Dingle

Saluto soddisfatto la zona del Kerry e con un breve tragitto raggiungo Cork, città situata a sud-ovest dell’isola. Si presenta come una piccola Dublino, anche lei facilmente visitabile a piedi. Essendo la capitale culinaria dell’Irlanda non poteva mancare una visita al bellissimo mercato inglese. Le case dai tetti appuntiti e le facciate dai colori pastello si specchiano nelle acque placide del fiume Lee che attraversa la città. La visita alla bellissima cattedrale Saint Fin Barre’s ha chiuso questa veloce visita della città di Cork, ultima meta prima di salire a bordo del bus che mi ha portato direttamente all’aeroporto di Dublino. 

Cork

Sono arrivato in tempo utile per sedermi velocemente sull’aereo dalla livrea giallo-blu e tornare a casa con la consapevolezza che in Irlanda le mucche vivono felici e brucano libere in immensi pascoli, il tempo scorre lentamente nella parte ovest dell'isola lontano dalle grandi e frenetiche città e soprattutto che un giorno tornerò per visitare la parte nord, meno battuta dal turismo di massa e godere ancora delle vibrazioni positive donate dall’Isola Verde.

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